Il cubo di Rubik ha 50 anni...
Da "La Stampa" - 2/11/2024
...Rubik, architetto influenzato da Le Corbusier, professore, designer, eroe nazionale ungherese, cinquant'anni fa ha inventato - ma lui dice "scoperto" - il Cubo magico, il Cubo di Rubik per l'appunto, che è stato maneggiato (anche se non risolto) da almeno da una persona su sette in tutto il mondo. Un successo planetario e insieme una fonte di frustrazione globale. «Il Cubo è una metafora esistenziale e sociale».
Professore, allora partiamo subito da qui: in che modo un cubo di plastica può essere la
metafora della vita?
(...) «È così. Il Cubo, così come la vita, è una storia molto colorata e piena di possibilità, almeno per la maggior parte delle persone. A volte non succede nulla, oppure succedono troppe cose, a volte sono belle, altre tragiche. La vita è un mondo in potenza, con tante facce colorate, la cui combinazione dipende da te. È un tentativo. Guardiamo il Cubo che ho sulla mia scrivania: una faccia è di un solo colore, le altre sono un caos. Ma tutto può cambiare molto rapidamente, come la vita. Se hai un'idea e sei abbastanza deciso da andare avanti, a non mollare, dopo un po' di tempo, a volte giorni, a volte anni, raggiungi il tuo obiettivo
qualsiasi esso sia. Il cubo ti insegna a rimanere curioso e a lottare per raggiungerlo».
Professore, allora partiamo subito da qui: in che modo un cubo di plastica può essere la
metafora della vita?
(...) «È così. Il Cubo, così come la vita, è una storia molto colorata e piena di possibilità, almeno per la maggior parte delle persone. A volte non succede nulla, oppure succedono troppe cose, a volte sono belle, altre tragiche. La vita è un mondo in potenza, con tante facce colorate, la cui combinazione dipende da te. È un tentativo. Guardiamo il Cubo che ho sulla mia scrivania: una faccia è di un solo colore, le altre sono un caos. Ma tutto può cambiare molto rapidamente, come la vita. Se hai un'idea e sei abbastanza deciso da andare avanti, a non mollare, dopo un po' di tempo, a volte giorni, a volte anni, raggiungi il tuo obiettivo
qualsiasi esso sia. Il cubo ti insegna a rimanere curioso e a lottare per raggiungerlo».
Lo scienziato cognitivo Douglas Hofstadter nel 1981 ha scritto che il Cubo «è un'ingegnosa invenzione meccanica, un passatempo, uno strumento di apprendimento, una fonte di metafore, un'ispirazione». Crede che il successo planetario che dura da 50 anni dipenda anche dal fatto che il Cubo sia un'astrazione più o meno universale? «Sì, credo che parte del suo successo derivi dal fatto che è universale, non ha una lingua. È solo un'astrazione condivisibile dall'umanità. Chiunque, bambini o adulti, può giocarci, a prescindere dalla nazionalità, dal livello di istruzione. Trovo però difficile arrivare a una definizione precisa di quale sia il potere del Cubo, di come possa influenzarci. In un certo
senso, è legato alla scienza, che è una parte molto importante della nostra vita. La nostra conoscenza può aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi. Ma il Cubo è anche molto vicino all'arte, che è emotiva. Non è fredda come la scienza, ci fa provare qualcosa. Inoltre, il Cubo è un'esperienza astratta e sensoriale insieme: il contatto è importante, ci fa sentire vivi. Quando ce l'abbiamo tra le mani usiamo insieme la percezione visiva, ne sentiamo la temperatura e l'esperienza del tocco».
(...)
senso, è legato alla scienza, che è una parte molto importante della nostra vita. La nostra conoscenza può aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi. Ma il Cubo è anche molto vicino all'arte, che è emotiva. Non è fredda come la scienza, ci fa provare qualcosa. Inoltre, il Cubo è un'esperienza astratta e sensoriale insieme: il contatto è importante, ci fa sentire vivi. Quando ce l'abbiamo tra le mani usiamo insieme la percezione visiva, ne sentiamo la temperatura e l'esperienza del tocco».
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