Showing posts with label primo levi. Show all posts
Showing posts with label primo levi. Show all posts

20 November 2019

Primo Levi...il centenario della nascita...e il Sistema Periodico degli Elementi

 

L'anniversario della nascita di primo Levi è una buona occasione per tirare giù dallo scaffale  il volume "Il sistema periodico" e di proporlo agli studi. E' adatto anche ad una classe di terza media in cui docenti e ragazzi/e abbiano voglia di approfondire e scoprire una chiave di lettura della Chimica diversa da quella proposta di solito nei manuali scolastici.

Dal sito della Fondazione Levi: ....

Il sistema periodico è il libro più completo e composito di Levi: il più «primoleviano» di tutti, come lo ha definito Italo Calvino. In queste pagine la testimonianza storica è offerta al lettore con uno stile letterario di smagliante felicità, nel quale troviamo fuse la forza morale, l’umorismo e il gioco linguistico. Grande pedagogo, Levi ci offre gli insegnamenti della sua esperienza con una energia persuasiva che è animata dalla levità e dall’ironia: per questa ragione, il Sistema è il libro nel quale possiamo contemplare intera la sua persona fisica e morale; intera, e insieme scomposta nei suoi elementi primi, così come promette il titolo.

Se, imitando il suo esempio, proviamo ad analizzare questo libro, ci troveremo moltissimi caratteri e vicende di Levi: ci troveremo persino, nei racconti intitolati al Piombo e al Mercurio, la sua preistoria di scrittore adolescente, “prima di Auschwitz”. Troveremo il più pudico e commovente ritratto morale che egli abbia mai disegnato, quello dell’amico alpinista e partigiano Sandro Delmastro (Ferro).
Ci troveremo la sua educazione professionale e sentimentale maturata in anni politicamente bui.

Troveremo congiunte l’attesa della morte e l’energia di sopravvivenza nel racconto Oro, dove Levi ci descrive – con sorprendenti dettagli comici – la sua cattura da parte dei fascisti dopo poche settimane di esperienza partigiana.
Troveremo ancora, dopo la liberazione dal Lager (in Auschwitz è ambientato un solo racconto, Cerio), la libertà del dopoguerra, la gioia di lavorare e di raccontare; e rivedremo le ombre di Auschwitz che tornano a inquietare e incuriosire in un racconto come Vanadio.

Troveremo, infine, l’omaggio al suo doppio legame con la chimica e la scrittura, alla propria vocazione di uomo che ricorda, testimonia, lavora e racconta, nella storia dell’atomo di Carbonio, sulla quale il libro si conclude....

 Una esperienza di didattica sulla materia