Progressioni e Convid-19
Perché se ogni malato infetta una sola persona l’epidemia si arresta
Diagrammi ad albero, progressioni geometriche e aritmetiche...applichiamo un po' di tragica contemporaneità allo studio di alcuni strumenti di analisi matematica.
Illustrazione ricavata da "La repubblica" del 20/3/2020.
Una persona infetta da coronavirus, in assenza di misure di mitigazione dell’epidemia, contagia in media altre 2,5 persone. Ciascuna di queste, a sua volta, ne contagia altre 2,5. Con questa progressione, bastano tre "generazioni" di contagi per passare da un infetto a una trentina. Ed è questo che spiega l’andamento esponenziale che caratterizza le fasi iniziali dell’epidemia.
Ma R0, il numero di riproduzione di base (questo il nome tecnico del parametro che per Covid-19 vale 2,5) è quello fotografato al "tempo zero", all’inizio.
L’obiettivo è fare in modo che il numero di riproduzione diventi minore di uno.
Perché se scende dal primo valore al secondo è una buona notizia?
Perché se un contagiato infetta in media meno di una persona l’epidemia si arresta. Ecco perché è importante che per l’emergenza coronavirus il numero di riproduzione passi dall’iniziale 2,5 a 1 nel minor tempo possibile.
Perché se scende dal primo valore al secondo è una buona notizia?
Perché se un contagiato infetta in media meno di una persona l’epidemia si arresta. Ecco perché è importante che per l’emergenza coronavirus il numero di riproduzione passi dall’iniziale 2,5 a 1 nel minor tempo possibile.