07 December 2021

 

Breaking Boundaries: The Science of Our Planet

 


 

Purtroppo "Solo su Netflix"!

Questo è il grande problema. A mio parere questo film dovrebbe essere disponibile per tutti su ogni piattaforma, come Youtube, TV locale senza pubblicità, non parliamo della RAI!

Sarebbe una vera e propria responsabilità sociale da parte di Netflix permetterne la distribuzione, perché questo documentario di Attenborough dovrebbe essere visto in tutte le scuole per capire che è quasi troppo tardi.

15 November 2021

 RIUSCIRAI A RISOLVERE QUESTO COMPLICATO PUZZLE?


Derek viene intervistato per un lavoro. L'intervistatore è impressionato dalle sue capacità e gli offre il posto, ma dice che Derek ha un'altra scelta da fare: lo stipendio sarà di 10.000 euro ed è previsto un aumento automatico.
Il suo capo gli offre una scelta. O può avere un aumento di 1.000 Euro una volta all'anno o un aumento di 300 ogni sei mesi. 
Quale dovrebbe scegliere?


 Tratto da questa pagina youtube...

11 September 2021

 «Una canna che produce miele senza la partecipazione delle api»

Dall'India a Venezia e in America, un viaggio attraverso deserti, mari e ocenai di una pianta, di una molecola e di esseri umani (dai mercanti arabi e veneziani alla schiavitù degli africani nelle americhe)...
 
La storia della canna da zucchero - Dall'articolo di A. Giraudo, Il Sole 24 Ore 10/09/21

La parola “zucchero” deriva da un termine sanscrito (sakkara, in persiano shakare) e la canna da zucchero, probabilmente originaria dell’Asia meridionale, era coltivata in India oltre quattromila anni fa. (...)

canna da zucchero
Attorno al 360 a.C. i soldati di Alessandro Magno, ma soprattutto l’eccellente navigatore Nearco, uno dei suoi ufficiali, svelano agli europei l’esistenza dello zucchero. Nearco parla di «una canna che produce miele senza la partecipazione delle api». E Megastene, storico e geografo greco nato attorno al 340 a.C., che ha trascorso dieci anni in India soprattutto in veste di ambasciatore alla corte del re Chandragupta
Maurya, descrive nei dettagli la canna da zucchero. Il medico-botanico greco Dioscoride segnala che «esiste una specie di miele che si coltiva, e che si chiama zucchero; la consistenza è simile a quella del sale».

La coltivazione della canna da zucchero si concentra in Cina grazie a missioni di ingegneri agronomi inviati dalla dinastia Tang (dal 618 al 907 d.C.), in India (delta dell’Indo) e nel sud della Persia, dove le tecniche di raffinazione vengono sensibilmente migliorate; si producono infatti panetti di zucchero per il trasporto e il commercio, che aumenta con l’espansione musulmana: la Palestina, la Siria e l’Egitto
(piantagioni lungo il Nilo) diventano centri importanti con l’utilizzo di grandi mulini e di raffinerie. Gli scienziati arabi (come al-Idrisi, Ibn al-Awwam e al-Nuwayri) descrivono con dovizia di particolari la sua produzione (in particolare la tecnologia idraulica), il processo di raffinazione e l’utilizzo dello zucchero di canna.

Per soddisfare una domanda in forte aumento, alimentata dalle crociate – un potente promotore del consumo di zucchero – la canna da zucchero viene coltivata nelle isole di Cipro, Creta, Malta e in Sicilia. Lo zucchero diventa fonte di guadagni consistenti per i primi califfi arabi. I mercanti veneziani intuiscono le potenzialità del nuovo prodotto e acquisiscono progressivamente il monopolio commerciale dell’oro bruno, che in Europa si comincia a chiamare «sale arabo».

A partire dal 1297 Venezia organizza un convoglio (la muda) per importare lo zucchero in città. Tra il 1305 e il 1350 le navi scaricano sui moli della Serenissima zucchero prodotto a Cipro, nelle pianure costiere della Siria e nella regione compresa tra il Tigri e l’Eufrate; a partire dal 1350 c’è una galea speciale per il trasporto dello zucchero imbarcato a Beirut: si tratta della galea zacharorum.

È Cristoforo Colombo a cogliere per primo la possibilità di diffondere la coltivazione della canna da zucchero nelle Indie occidentali. Tra i vari obiettivi del suo secondo viaggio (la spedizione che parte da Cadice il 25 settembre 1493) c’è la fondazione di una colonia su Hispaniola (l’odierna Santo Domingo), dove il navigatore introduce piante di canna da zucchero provenienti dalle Canarie.

Nel 1600 Olivier de Serres pubblica il Théâtre d’agriculture et mesnage des champs, un testo fondamentale per le pratiche agronomiche. Grazie all’impulso dell’agronomo e botanico francese si diffonde la produzione della seta e in Francia vengono introdotti il mais e il luppolo. La produzione della canna da zucchero dei Caraibi e del Brasile, in forte rialzo e favorita dal commercio triangolare, provoca un abbassamento dei prezzi. A Londra, tra il 1650 e il 1680, il prezzo al dettaglio di una libbra di zucchero passa da 1,5 shilling a 0,8 shilling; tra il 1677 e il 1687 i prezzi diminuiscono di un terzo ad Amsterdam. Il regno di Bambara, nato nel 1710 nella regione del fiume Niger, diventa il principale fornitore degli schiavi venduti a questi Paesi.
...
carro per il trasporto della canna - Australia

Foto di G. Scotto di Clemente

02 May 2021

 Matematica e fisica: il pendolo semplice


La figura presenta una mappa concettuale relativa ad una semplice sperimentazione sul pendolo in terza media...


15 March 2021

 Dante e la matematica

Osservazioni dal libro di Bruno D’Amore,  Giunti, 2011

Una lettura interessante, stimolante per la modalità del racconto con cui D’Amore fa incontrare al lettore un Dante che mostra di conoscere e saper usare nozioni e competenze matematiche e scientifiche del suo tempo ma già orientate verso il nuovo, in quegli anni in cui nei comuni italiani si stanno mettendo le basi materiali e culturali che fioriranno nel Rinascimento. 

Alcune citazioni esemplificative: 

  • …sul numero:Dante nel Convivio, (…), scrisse infatti che sull’infinità dei numeri, l’occhio dell’intelletto non può fermarsi «però che ‘l numero quant’è in sé considerato, è infinito, e questo non potremo noi intendere».  
  • sul triangolo inscritto in un semicerchio (Paradiso canto XIII):
se del mezzo cerchio far si puote
trïangol sì ch’un retto non avesse... 
  • sul triangolo e i suoi angoli (Paradiso canto XVII):

O cara piota mia che sì t’insusi,

che, come veggion le terrene menti

non capere in trïangol due ottusi,

così vedi le cose contingenti

anzi che sieno in sé, mirando il punto

Dante ha appena incontrato il suo avo Cacciaguida e intende dirgli che lo vede così elevato, così in alto con il suo spirito che, come le menti umane vedono con assoluta certezza che un triangolo non possa avere due angoli interni ottusi, così Cacciaguida vede le cose del futuro prima che avvengano. L’immagine è a dir poco stupenda: una specie di big bang temporale, un punto di assoluta contemporaneità, prima dell’inizio della freccia temporale. Ancora una volta, dovendo dare un esempio di impossibilità logica, Dante ricorre a un esempio geometrico (è il teorema XVII del I libro degli Elementi di Euclide.

  •  in Paradiso (Canto VI), sulla conversione di Giustiniano a opera di Agapito:

    Io li credetti; e ciò che ‘n sua fede era,

    vegg’io or chiaro sì, come tu vedi

    ogni contradizion e falsa e vera.

    Altro che principio aristotelico del terzo escluso. Qui si tratta di convincere, con una dimostrazione, non con un principio che ne sostituisce un altro.
  • La "potenza" delle potenze...:

>L’incendio suo seguiva ogne scintilla;

           ed eran tante, che ’l numero loro

           più che ‘l doppiar de li scacchi s’inmilla.

S’immilla, ecco sì. Se l’uomo raggiunge vette numeriche così impervie, raddoppiando, che cosa impedisce a Dio di moltiplicare per mille, immillando? Uno sulla prima casella, mille sulla seconda, un milione sulla terza, e così via, un numero divino, non umano, eppure finito, ma istante per istante, ogni scintilla… A gloria di Dio, eterna: angeli, non infiniti, ma di numero superiore a qualsiasi estro umano...Dante tentò, si dice, da vecchio, a Ravenna, di trovare un abacista in grado di dirgli quanto facesse quel numero, ponendo come limite a Dio, che assurdità, lo stesso numero di caselle di Sissa, e cioè “immillando” a partire da 1 e per 63 volte. Ma la storia non ci racconta di alcun matematico medievale in grado di fare questo calcolo, di mostrare cioè che, in ogni istante, da quel fuoco paradisiaco nascessero 1 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 di angeli a gloria di Dio.

  • La quadratura del cerchio...(Paradiso Canto XXXIII):

    Qual è il geomètra che tutto s’affige

    per misurar lo cerchio, e non ritrova,

    pensando, quel principio ond’elli indige,

    tal era io a quella vista nova:

    veder voleva come si convenne

    l’imago al cerchio e come vi s’indova; 

  • Quando ebbe bisogno di far emanare luce dal volto di un angelo che si trovava con il Sole alle spalle, si servì nel suo Purgatorio (canto XV) proprio di versi la cui origine è nelle lezioni di ottica di Piero Ispano, (papa Giovanni XXI):

Come quando da l’acqua o da lo specchio

salta lo raggio a l’opposita parte,

salendo su per lo modo parecchio

a quel che scende, e tanto si diparte

dal cader della pietra in igual tratta,

si come mostra esperienza ed arte;

Un bel libro...



06 February 2021

Il nuovo atlante delle farfalle - l’Italia si scopre divisa in due

 

Da La Repubblica 06/02/2021 - di Giacomo Talignani 

(...) I segreti della biodiversità e della mappa delle farfalle italiane sono oggi contenuti nello studio, da poco pubblicato su Molecular Ecology , costruito in dieci anni di impegno da un team di scienziati guidato da Leonardo Dapporto, ricercatore di Zoologia dell’Università di Firenze, che assieme ai colleghi di Torino e in collaborazione con otto diversi parchi nazionali ha raccolto un’enorme mole di dati su questi animali.

Se sono riusciti a scoprire le differenze fra le farfalle italiane lo devono anche alla «meravigliosa collaborazione con i cittadini. Si chiama citizen science ed è un fenomeno esploso negli ultimi cinque anni: semplici appassionati che scattano foto e le caricano su una piattaforma, in modo tale che noi possiamo identificarle. Ho passato giorni a guardare anche 50mila foto. Alcuni appassionati ci hanno mostrato perfino farfalle che credevamo scomparse», racconta Dapporto a Repubblica .

Grazie a 300mila segnalazioni, a dati storici del 1800 e all’analisi di 269 specie di farfalle, gli esperti dopo oltre 20mila sequenze di Dna di farfalle sono riusciti a tracciare una mappa delle popolazioni di questi preziosi impollinatori.

«Abbiamo scoperto una Italia divisa in due. le Alpi, e poi l’Appennino e le isole. Spesso la diversità è criptica: molte specie che a occhio nudo ci sembravano uguali e presenti in entrambe le zone in realtà sono diverse. Due esemplari che a noi appaiono entrambi bianchi e identici, per le farfalle che usano gli ultravioletti magari sono uno bianco e uno rosa. Così, sequenziando il Dna, siamo andati a fondo per mappare la biodiversità ».

Il risultato è stato sorprendente. «Due Italie, e finalmente non si parla di una ricca e una povera, perché sono entrambe ricche di biodiversità: circa 35 farfalle endemiche delle Alpi, mentre 29 dell’Appennino. E sa quante sono quelle condivise da entrambi? Appena sette».

Spiega che le farfalle si stanno spostando sempre più in alto, in media anche di 5 metri l’anno, ma non è detto che questa strategia le protegga. «Per ora le farfalle in Italia le abbiamo e significa che siamo ancora in tempo per proteggerle. Facciamo in modo che continuino a volare». (...)

Su 64 specie endemiche, solo 7 vivono sia sulle Alpi che nel resto del Paese.

03 February 2021

 Safer Internet Day

Quest’anno, il Safer Internet Day sarà celebrato martedì 9 febbraio 2021 da milioni di sostenitori in tutto il mondo, che uniranno le forze all’insegna del motto “Together for a better Internet” (Insieme per un’Internet migliore). Pur riconoscendo che le celebrazioni questa volta potrebbero essere un po’ diverse, poiché ci adattiamo ai vincoli imposti dal COVID-19, speriamo che il SID 2021 sia ancora una celebrazione vibrante e coinvolgente, che permetta a tutti noi di riflettere sul nostro maggiore uso delle tecnologie digitali a causa della pandemia.

Insegnanti, educatori e operatori sociali possono contribuire a creare un’Internet migliore dotando i loro alunni e studenti dell’alfabetizzazione digitale e delle abilità di pensiero critico di cui hanno bisogno per essere in grado di navigare meglio nel mondo online. 

Possono:

  • insegnare agli alunni alcune semplici abitudini che consentono di trarre il massimo dalle opportunità che il mondo online ha da offrire;
  • usare contenuti online positivi in aula, incoraggiando gli alunni a fare lo stesso a casa;
  • mettere gli alunni nelle condizioni di fare scelte ponderate online, il che si ottiene meglio attraverso l’educazione e la consapevolezza riguardo ai comuni problemi di sicurezza online; 
  • e dare un esempio personale di comportamento online positivo per i loro alunni.

 

Il video di eTwinning  



16 January 2021

1940 - 2020 Ottanta anni dalla morte del Matematico Vito Volterra



Un bel libro a fumetti che racconta la vita di questo importante matematico italiano adatto per presentarlo agli studenti, anche in una terza media.








Quattro pagine che ricordano le sue equazioni per studiare le relazioni tra preda e predatore...gli originali sono ovviamente migliori!







 

10 January 2021