L'intelligenza delle piante
Da "Il Corriere della Sera" - 04/03/2025
«Se riuscissimo a trasformare i segnali chimici in parole, in un bosco sentiremmo un grande chiacchiericcio. Le piante non parlano e non sono “intelligenti” nel senso che diamo a questi termini, ma hanno comunicazioni non verbali senza avere un cervello e un sistema nervoso», spiega Umberto Castiello, professore di neuroscienze cognitive al dipartimento di Psicologia dell’università di Padova e direttore di Mind the Plant, laboratorio dove si studia il comportamento e la comunicazione delle piante, autore di La mente delle piante, introduzione alla psicologia vegetale.
(...)
(...)
Foresta del Cansiglio |
«Ora tutti hanno capito che questi studi pionieristici hanno solide basi scientifiche verificabili», dice Castiello. «Nel laboratorio di Padova, unico al mondo, studiamo le piante e il loro comportamento con tecniche che ci consentono di correlare vari segnali: il movimento in 3D, i potenziali elettrici e le molecole chimiche che emettono ». Recenti studi ribaltano completamente l’immagine che abbiamo delle piante. È un salto culturale enorme, perché siamo abituati da sempre a considerare i vegetali solo
in termini di utilità e fonte di cibo. Soprattutto perché non si muovono e «non emettono suoni». Le piante comunicano invece tra di loro: diffondono molecole che possono essere considerate come le lettere dell’alfabeto. Ma cosa si «dicono»? «Per esempio comunicano uno stato di stress perché attaccate da un parassita, dalla siccità o da un erbivoro». Le piante agiscono in maniera cooperativa. Questo tipo di comunicazione è essenziale per la loro vita individuale e come comunità.
«Studiando la pianta rampicante del pisello», prosegue il professore, «abbiamo dimostrato che non si muove a caso, ma programma il movimento verso il supporto. Il modo di attaccarsi è diverso a seconda del tipo di supporto, esattamente come noi cambiamo il movimento della nostra mano a seconda dell’oggetto che dobbiamo afferrare.
in termini di utilità e fonte di cibo. Soprattutto perché non si muovono e «non emettono suoni». Le piante comunicano invece tra di loro: diffondono molecole che possono essere considerate come le lettere dell’alfabeto. Ma cosa si «dicono»? «Per esempio comunicano uno stato di stress perché attaccate da un parassita, dalla siccità o da un erbivoro». Le piante agiscono in maniera cooperativa. Questo tipo di comunicazione è essenziale per la loro vita individuale e come comunità.
«Studiando la pianta rampicante del pisello», prosegue il professore, «abbiamo dimostrato che non si muove a caso, ma programma il movimento verso il supporto. Il modo di attaccarsi è diverso a seconda del tipo di supporto, esattamente come noi cambiamo il movimento della nostra mano a seconda dell’oggetto che dobbiamo afferrare.
(...)
«Gli alieni sono già tra noi: sono le piante», dice Castiello. «Sono vive, percepiscono l’ambiente che le circonda, “parlano” e inviano messaggi. Dobbiamo cambiare il nostro modo di considerarle, se no non
riusciremo mai a capire la complessità di questi esseri viventi che compongono il 90% della biomassa terrestre».
riusciremo mai a capire la complessità di questi esseri viventi che compongono il 90% della biomassa terrestre».
Foto di G. Scotto d Clemente