Un libro interessante:
MATEMATICA E IMMAGINAZIONE NEL
RINASCIMENTO
MATEMATICA E IMMAGINAZIONE NEL RINASCIMENTO
di Annarita Angelini, Editrice Bibliografica
Riporto alcuni brani dell’introduzione:
“Che le arti figurative e la matematica possano intessere un
dialogo serrato e produttivo, e che tale dialogo sia reso possibile da
un’immaginazione che serve al pittore non meno che al matematico, era però
un’idea ben presente nella cultura che va dal Rinascimento a Leibniz.
Aveva
preso consistenza presso i pittori italiani tra Quattro e Cinquecento, i quali,
alle regole della geometria avevano affidato la rappresentazione prospettica
della terza dimensione sul piano. In anticipo sui filosofi della natura e sui
matematici, era stata una generazione di artisti colti a cogliere l’opportunità
di conferire l’oggettività della costruzione geometrica alla produzione
artistica sollevandola tanto dal rango delle arti meccaniche, quanto dalla
casuale ripetitività dell’esperienza di bottega.
Sono anzitutto i pittori e i teorici delle arti del disegno – da Alberti a Dürer, da Leonardo a Piero della Francesca, da Brunelleschi a Daniele Barbaro – a realizzare come la «fantasia prendendo alcuno lume dello intelletto habituato nelle mathematice» divenga capace non solo di imitare con verosimiglianza le «opere evidenti di natura, ma anche di manifestare, con la stessa consistenza volumetrica delle cose naturali, figure presenti nell’immaginazione che, dalla mente, attraverso la mano, l’artista trasferisce sulla tela.
Sono anzitutto i pittori e i teorici delle arti del disegno – da Alberti a Dürer, da Leonardo a Piero della Francesca, da Brunelleschi a Daniele Barbaro – a realizzare come la «fantasia prendendo alcuno lume dello intelletto habituato nelle mathematice» divenga capace non solo di imitare con verosimiglianza le «opere evidenti di natura, ma anche di manifestare, con la stessa consistenza volumetrica delle cose naturali, figure presenti nell’immaginazione che, dalla mente, attraverso la mano, l’artista trasferisce sulla tela.
(…)
È infatti immediatamente evidente ai perspettivi come sia la
fantasia geometrica del matematico a permettere di rappresentare quella terza
dimensione che la superficie bidimensionale del quadro non ammette, e di
restituire, di conseguenza, un’immagine massimamente realistica che pure altera
il dato sensibile. Un’alterazione evidente, ma non arbitraria proprio perché
soggetta a una regola, sottoposta com’è alla «briglia» e al «timone» della
geometria.
(…)
Scienza è detto quel discorso mentale il quale ha origine
da’ suoi ultimi principi, de’ quali in natura null’altra cosa si può trovare
che sia parte di essa scienza, come nella quantità continua, cioè la scienza
della geometria, la quale, cominciando dalla superficie de’ corpi, si trova
avere origine nella linea, termine di essa superficie […] Nessuna umana
investigazione si può dimandare vera scienza, se essa non passa per le
matematiche dimostrazioni.
Con questa identificazione della geometria con il valore scientifico del sapere, Leonardo da Vinci inizia il suo Trattato di pittura.
La matematica cessava di essere, o di essere soltanto, una disciplina tra le altre, con una materia propria a sé subiecta (la quantità discreta e continua) e si accreditava (anche) come criterio o come metodo della conoscenza umana in generale. Delle arti figurative e delle tecniche, come sostenevano Leonardo e molti altri artisti a lui contemporanei…”
Un approfondimento sul ruolo della matematica nel Rinascimento...
Usare Cabri Plus II per studiare la geometria nella realtà: un esempio
Foto originali di Scotto di Clemente G: Monte Oliveto Maggiore.
Con questa identificazione della geometria con il valore scientifico del sapere, Leonardo da Vinci inizia il suo Trattato di pittura.
La matematica cessava di essere, o di essere soltanto, una disciplina tra le altre, con una materia propria a sé subiecta (la quantità discreta e continua) e si accreditava (anche) come criterio o come metodo della conoscenza umana in generale. Delle arti figurative e delle tecniche, come sostenevano Leonardo e molti altri artisti a lui contemporanei…”
Un approfondimento sul ruolo della matematica nel Rinascimento...
Usare Cabri Plus II per studiare la geometria nella realtà: un esempio
Foto originali di Scotto di Clemente G: Monte Oliveto Maggiore.
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